Visita a una delle (numerose...) montagne che ancora non avevo salito, il Pizzo Pioltone, la più frequentata (in tutte le stagioni) cima della Val Bognanco, salita solitamente per il facile e monotono versante sud-ovest dal Passo di Monscera.
Viene raggiunta qualche volta anche per la più impegnativa cresta est, il versante nord invece sembra dimenticato...
La salita da questo versante non è mai troppo impegnativa, ma si possono trovare tratti umidi o bagnati, roccette instabili e pietrisco, che richiedono attenzione.
Un giro dai forti contrasti, aspro, selvaggio e solitario il versante Svizzero di salita, tranquillo, rilassante (e affollato...), il versante disceso in Val Bognanco...
Da Gondo (CH) si segue la stradina della Zwischbergental (Val Vaira) fino a Geri (poco dopo Hof), qui si scende a traversare il Grosses Wasser sul ponte per risalire ai casolari di Rosi (Roosi) 1092 m.
Si sale nella faggeta alle spalle delle baite, sul ripido costone posto sulla destra idrografica del Rosigrabe, dopo un tratto si trova il vecchio sentiero (che in verità doveva essere una bella mulattiera), che sale a tornanti sempre su terreno ripido, per un buon tratto rimanendo a fianco di una bastionata rocciosa [foto 5].
Si trova qualche saltuario segno di vernice blu (messo giustamente solo quando serve...), in seguito la traccia diventa meno evidente ma quasi sempre visibile (è usata anche dagli animali), si giunge su una gobba erbosa [foto 7] dove si vede a destra il canale del Rosigrabe, si continua sempre sulla dorsale tra i larici con qualche apertura panoramica in particolare verso la zona del Monte Leone, e con un ultimo tratto nel rado bosco tra l'erba [foto 9], poggiando sulla sinistra, si arriva ai ruderi di Alpji 1839 m. di fronte il Seehorn, dietro al quale si vede la Weissmies.
Si prosegue sempre lungo il costone seguendo sporadiche tracce di passaggio degli animali, si trovano alcuni tratti su roccette e ci si affaccia sul versante del Bielgrabe (di fronte si vede il Pizzo L'Omasca), il costone piega un poco sulla destra e dopo un ultimo tratto più affilato sale verso un canalino sulla sinistra [foto 21 e 22] che si segue per un tratto, poi si continua sulla destra tra gli intricati ontanelli; qui la progressione è stata lenta e molto disagevole, e non si poteva vedere dove stavo andando (tanto che ho iniziato a pensare ad una possibile rinuncia...), fortunatamente in seguito si esce dall'intricata vegetazione [foto 23 e 27], dove si inizia a vedere la cresta sommitale.
Per la salita da Geri, circa 4 ore e mezza.
Agosto 2015 - Difficoltà F
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