- 1 : Brig - Passo del Sempione :
Per questa prima tappa (dopo una comoda colazione a Domodossola aspettando la partenza), con Daniela partiamo col treno delle ferrovie svizzere che in circa mezzora ci porta a Brig 690 m. nel Canton Vallese, di fronte alla stazione si imbocca la Bahnhofstrasse (a fianco dell'Hotel Victoria) raggiungendo poi (foto 9) i primi cartelli indicatori del percorso (si va a sinistra, c'è anche un'altra indicazione per il Simplonpass a destra, ma servono quasi 4 ore in più, e non è comunque il nostro percorso "storico").
Continuiamo lungo la vecchia Via del Sempione (Alte Simplonstrasse) passando nei pressi del Castello del Barone Stockalper dove, visto che una porta era aperta, entriamo per una breve visita nella corte interna dove si può ammirare il bel porticato oltre a un paio di carrozze "d'epoca", visitiamo in seguito anche il piccolo Oratorio di Sant'Antonio Eremita e poi usciamo dall'abitato passando sotto la strada del Sempione.
Salendo tra i prati si nota una caratteristica comune in queste zone dell'alto Vallese, i prati sono costantemente innaffiati potendo prendere l'acqua dai torrenti che scendono dai versanti della montagna, salendo più decisamente si passa in una caratteristica pineta mentre in basso e sul versante opposto i ripidi e franosi pendii scendono nella gola del Saltina (in alto si vede la cima del Glishorn 2525 m.); in seguito un tratto di sentiero "costruito" traversa con percorso panoramico un versante dall'apparenza non molto stabile, e poco più avanti si trova una roccia con incisa la data del 1661 (il periodo del Barone Stockalper).
In seguito la mulattiera sale sulla sinistra raggiungendo la strada del Sempione nella zona di Schallberg, un breve tratto a fianco della strada e poi inizia la discesa verso Grund (si perdono circa 200 m. di quota...) e arriviamo così nella zona di Grund 1069 m. dove si congiungono i torrenti che scendono dai vari versanti; lasciamo questa tranquilla e relativamente isolata zona per riprendere la salita nel bosco, in seguito inizia un tratto interessante e piacevole intorno allo spumeggiante Torrente Taferna che si supera varie volte su ponti in legno vecchi e nuovi (durante l'ultima tappa dello Stockalper, a Cisore abbiamo incontrato un signore che aveva lavorato alla costruzione dei nuovi ponti...).
Gradualmente saliamo lasciando questo piacevole e ombroso ambiente arrivando sul pianoro di Taferna circa 1600 m. (la "Vecchia Taverna" come recita il cartello in loco, qui facevano tappa i viaggiatori ai tempi di Stockalper, sull'architrave della porta si legge la data 1684, continuando lungo un tratto più pianeggiante vediamo in alto ancora lontane, le cime della zona del Sempione, riprendiamo poi la salita in un ambiente dalla vegetazione lussureggiante, uscendo in seguito gradualmente dal bosco tra i prati fioriti e sbucando infine sulla strada dove si trova il cartello stradale del Passo del Sempione 2005 m.
Naturalmente, come ogni turista che si rispetti, saliamo al motto dove si trova la grande Aquila del Sempione, una breve pausa merenda ed è tempo di scendere e portarsi nei pressi dell'Ospizio in attesa del Postale che ci riporterà a Brig dove prenderemo il treno per Domodossola (potrebbe essere forse più comodo e anche meno costoso... salire in auto al Passo del Sempione da dove si scende a Brig col Postale per poi risalire a piedi).
Da Brig al Passo del Sempione, poco più di 5 ore.
Giugno 2022
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Con Daniela seguiamo la strada del Sempione che dopo Iselle (qui pausa colazione) passa la frontiera e arriva a Gondo 856 m. parcheggio sulla sinistra prima della Dogana Svizzera; nel piccolo villaggio naturalmente spicca la Torre Stockalper ora convertita in albergo, in attesa del Postale andiamo a visitare la Chiesetta di San Marco che è stata rimodernata, ma all'interno rimangono alcuni interessanti vecchi affreschi; Gondo è stato interessato da una frana nell'ottobre 2000 che ha causato 13 morti (un numero notevole per un paese così piccolo...), al link seguente si può vedere un filmato girato dopo la tragedia : Tv svizzera.
Puntuale, l'Autopostale (linea Gondo - Brig) arriva e sale verso il Passo del Sempione avendo così modo di osservare parte dell'ambiente dove cammineremo in discesa, scendiamo alla fermata nei pressi del noto Ospizio (dove avevo pernottato parecchi anni or sono per poi salire alla montagna più nota della zona, il Monte Leone), Link : Simplon Hospiz. Il
sottopassaggio permette di portarci sulla zona opposta della strada dove iniziamo il percorso, abbiamo "indovinato" proprio il periodo migliore per questa escursione, potendo così ammirare la bella e notevole fioritura di questa zona...
Il marcato sentiero si allontana velocemente dalla strada percorrendo un ambiente vario e interessante con sullo sfondo il Böshorn, si passa presso una roccia con incise la data 1672 e le iniziali del Barone Kaspar Jodok von Stockalper (cartello in loco che però mi era sfuggito, grazie a Daniela che me lo ha segnalato...), passando dall'Alpe Niwe si arriva in vista del pianoro che ospita il Vecchio Ospizio (Altes Hospiz) 1844 m. con nei pressi l'originale costruzione (lunga 120 metri) del Barralhaus pensata originariamente come casa vacanze per studenti (ma mai utilizzata per questo) e in seguito usata dall'esercito, quest'area è chiamata Alte Spittel.
Il sentiero prosegue scendendo a Nideralp 1826 m. e anche qui si potevano ammirare i bei prati fioriti e per un tratto camminiamo nelle vicinanze del torrente, il Chrummbach; un successivo tratto ci fa avvicinare alla strada del Sempione nella zona di Engiloch, per poi tornare a scendere agli estesi prati sulla sinistra idrografica del torrente (dove finalmente troviamo le "famose" mucche svizzere, non si poteva fare questo percorso senza incontrarle...); superiamo poi sul ponte il Chrummbach giungendo così nella zona di Egga.
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- 3 : Gondo - Monscera - Val Bognanco :
Questa terza tappa della Via Stockalper è la più lunga e anche quella meno "comoda" come logistica, perchè mentre per la Val Bognanco è presente il servizio di autobus Comazzi (attualmente l'ultima corsa per Domodossola parte da San Lorenzo alle 18:30), non ci sono mezzi pubblici che arrivano a Gondo di prima mattina (naturalmente arrivando a Gondo il giorno precedente e pernottando in loco, non ci sono problemi e risulta anche più rilassante...); in giornata, o ci si organizza con due auto lasciandone una a Domodossola o in Val Bognanco, oppure si arriva a Gondo in taxi da Domodossola.
Con Daniela e questa volta anche in compagnia di Serena, partiamo da Gondo scendendo presso il monumento al contrabbandiere, sulla stradina per la Zwischbergental dove il percorso segnalato sale intersecando a tratti la strada asfaltata e arrivati nella zona di Hof si traversa sul ponte il Grosswasser continuando a traversare sul versante destro idr. della valle, passiamo
dalla zona di Geri (da dove ero salito nel 2015 verso il versante nord del Pioltone, Link).
Con percorso vario e interessante si prosegue su questo versante passando da Bällegga e in seguito si traversa nuovamente il torrente su un ponte ritornando sul versante sinistro idrografico da dove si continua passando a fianco del laghetto Sera Stausee giungendo così nella zona di Zwischbergen, proseguendo lungo la stradina si raggiunge (cartelli indicatori) un ultimo ponte che riporta definitivamente sul versante destro idr. dove inizia la salita verso il Passo del Monscera e il confine con l'Italia.
Si sale gradualmente con percorso piacevole nel bosco inizialmente piuttosto pulito passando nella zona di Härd, con qualche apertura panoramica (guardando in direzione opposta), verso il Seehorn si arriva sui vasti prati dell'Alpe Pussetta; si vedono le baite ristrutturate sulla sinistra che però non raggiungeremo, il sentiero sale invece con un giro sulla destra passando da un gruppo di baite non più utilizzate e riprende poi la salita nel bosco.
Si continua su terreno ripido lungo un sentiero costruito con innumerevoli "scalini" di tronchi, questo tratto è risultato alla fine piuttosto lungo e stancante, ma finalmente si sbuca su terreno meno ripido e più vario in vista del Pizzo Pioltone, il che fa capire che il passo non è troppo lontano, e in ambiente piacevole allietato da alcune belle fioriture si sbuca infine al Passo del Monscera 2102 m. confine di stato.
Dal passo scendiamo in Italia lungo il sentiero D00 che traversa presso il Lago di Monscera 2072 m. (in questa occasione ridotto a poco più di una pozza d'acqua... la siccità si nota di più in Italia rispetto alla Svizzera), e scendiamo presso il Rifugio Gattascosa 1993 m. abbastanza affollato di gitanti in questa occasione, qui una pausa merenda prima di continuare il percorso verso il sottostante Lago Ragozza 1958 m. luogo molto piacevole e suggestivo.
Il sentiero D00 prosegue la discesa su terreno a tratti piuttosto accidentato arrivando sul pianoro della Torbiera di Gattascosa dove, visto il tipo di terreno, è stata opportunamente posata una lunga passerella di legno, proseguendo si passa dai ruderi dell'Alpe Rido Rosso e più in basso si entra nell'abetaia dove una sterrata conduce alla zona di San Bernardo 1624 m. qui lasciamo la strada asfaltata per continuare sulla sterrata a destra che passando da Ciuppinella e Gallinera raggiunge la rinomata e frequentata località di Gomba dove, entrando sulla destra presso le baite, si raggiungono i cartelli indicatori del percorso che scende a Ronchetti (qui un bell'affresco) per uscire infine nella zona di Graniga (proseguendo la discesa, in pochi minuti si arriva a San Lorenzo e alla fermata dell'autobus).
Da Gondo alla Val Bognanco (Graniga), circa 7 ore e mezza.
Luglio 2022
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- 4 : Val Bognanco - Calvario - Domodossola :
Per l'ultima tappa con Daniela "la prendiamo con calma" arrivando di buon ora a Domodossola (l'autobus di linea per la Val Bognanco parte alle 08:30) con il programma di andare prima per una visita alla rinomata Piazza del Mercato, e con l'intenzione di fare colazione lì, ma la piazza era quasi completamente deserta e nemmeno alle 07:45 i bar sembravano avessero intenzione di aprire (immagino preferiscano
attendere i danarosi turisti che arrivano più tardi...), e allora dopo una visita nei dintorni troviamo un buon posto fuori dal centro storico.
Da Domodossola con l'autobus in circa 30 minuti si arriva a San Lorenzo 980 m. e dopo un'occhiata alla Chiesa Parrocchiale di San Lorenzo seguiamo le indicazioni (cartello) del sentiero D00 "Via del Monscera - Via Stockalper" e si scende lungo la mulattiera che sbuca sulla strada nei pressi del cimitero, qui una grossa Cappella dove si nota in alto a sinistra raffigurata una ranza... la mulattiera prosegue a fianco del cimitero e scendiamo alla Frazione Camisanca 895 m. (già visitata in precedenza, come buona parte dei luoghi che si incontreranno in questo giro), la località è piacevole e si trovano alcuni manufatti interessanti.
Si continua la discesa passando dalle piccole frazioni di Possetto e Possa e si arriva a Bognanco Fonti dove passiamo dal bell'Oratorio della Beata Vergine Annunziata, una breve occhiata alla zona delle Terme e procediamo lungo la strada principale dove sulla destra vediamo il cartello che indica la Cascata La Valletta la quale merita
senz'altro una visita, poi tornati alla strada si trova sulla sinistra il cartello del percorso D00 che sale e traversa lungo una stradina abbandonata.
In seguito si lascia la stradina (che saliva a Valpiana) per proseguire lungo un buon sentiero che supera sul ponte il Rio Rasiga arrivando alla caratteristica frazione di Cà Monsignore 724 m. poco dopo, oltre la Cappella della Madonna del Rosario, passiamo presso i ruderi de Il Cios; il sentiero prosegue e si arriva a un tratto interessante dove si scende a tornanti al ponte sopra la forra del Rio Dagliano (scendendo e guardando in alto, ci si rende conto di dove passa il sentiero percorso prima della discesa...), come spesso accadeva ai tempi, nei pressi di un tratto di percorso potenzialmente
pericoloso venivano costruite delle cappelle dove i passanti recitavano una preghiera sperando così di passare indenni... oltre il ponte, una risalita e arriviamo all'Oratorio di Santa Maria Assunta e San Rocco (chiamato anche Oratorio del Dagliano). Il sentiero prosegua la traversata
arrivando alla località di Monteossolano 784 m.
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Il secondo motivo di interesse era vedere se questa volta, dopo i due infruttuosi tentativi precedenti (vedi questo : Link e la foto 27 su : questa pagina), la porta per il Paradiso fosse finalmente aperta, ma anche questa volta nulla da fare...
Dopo la visita al Calvario scendiamo lungo la Via Crucis con le sue grandi Stazioni e una volta in città serve ancora del tempo per tornare verso la stazione dove il sottopassaggio della Ferrovia Vigezzina permette di raggiungere il parcheggio oltre la ferrovia.
Dalla Val Bognanco a Domodossola, circa 7 ore.
Luglio 2022
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